Cos’è il coaching?
L’attività di coaching accelera la crescita dell’individuo consentendo ad ognuno di focalizzare in maniera più efficace e consapevole gli obiettivi da raggiungere e le conseguenti scelte da porre in atto. AICOR definisce il coaching come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale. La metodologia di coaching adottata da AICOR prevede che il cliente sia prima di tutto rispettato, sia dal punto di vista personale che professionale, e venga considerato in grado di gestire efficacemente la propria vita ed il proprio ambito lavorativo. Ogni cliente viene visto come una persona creativa e piena di risorse. Grazie all’attività svolta dal coach, i clienti sono in grado di apprendere ed elaborare le tecniche e le strategie di azione che permetteranno loro di migliorare sia le performance che la qualità della propria vita. Il coaching facilita la sperimentazione di nuove prospettive e opportunità personali, l’accrescimento nelle capacità di pensiero e nella presa di decisioni. Inoltre è volto al miglioramento nell’efficienza interpersonale ed a una maggiore fiducia nell’esprimere i ruoli scelti nella vita e al lavoro.
Cosa fa il coach?
Le principali responsabilità del coach sono:
- facilitare la scoperta, la chiarezza e l’allineamento degli obiettivi che il cliente desidera raggiungere
- accompagnare il Cliente in una scoperta personale di tali obiettivi
- far in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso
- lasciare piena autonomia e responsabilità al cliente
Nel coaching si osserva “dove si trova il cliente oggi”, quale sia la situazione attuale di partenza, e si definisce, in comune accordo, ciò che egli è disposto a fare per raggiungere “la meta in cui vorrebbe trovarsi domani” definendo indicatori di risultato. Generalmente un percorso di coaching si avvia con un colloquio personale (fatto di persona oppure telefonicamente) per valutare le attuali opportunità e sfide del cliente, per definire le finalità della relazione, per identificare le priorità di azione e per stabilire quali sono i risultati specifici che si vogliono raggiungere. Tra le sessioni di coaching programmate si può richiedere al cliente di compiere determinate azioni che lo aiutino al raggiungimento dei propri obiettivi prioritari. Il coach, inoltre, può fornire risorse supplementari, sotto forma di articoli, questionari, valutazioni o modelli per aiutare la riflessione e l’azione del cliente. La durata di una relazione di coaching varia in funzione dalle esigenze della persona o del team. I fattori che possono influire sulla durata comprendono: il tipo di obiettivi e di risultati che si vogliono raggiungere, il modo con cui le persone o i team amano lavorare, la frequenza delle sessioni, le risorse finanziarie disponibili per sostenere il coaching.
Quali differenze con le altre discipline?
Il coach è tenuto a comunicare con chiarezza le differenze tra coaching, consulenza, psicoterapia ed altre professioni di supporto. Suggerisce al cliente, se necessario, di rivolgersi ad un altro professionista di supporto, sapendo quando è necessario e quali sono le risorse esistenti. Differenze con la professione di psicologo: “Il Coach, come professionista, non svolge attività di prevenzione o cura rispetto a malattie o disagi, non ha un approccio interpretativo e non fa diagnosi di personalità, non fa valutazioni della persona di alcun genere. Può all’occorrenza utilizzare questionari solo per stimolare la consapevolezza della persona su specifici comportamenti. Inoltre non offre sostegno psicologico, bensì si concentra sulla crescita e sviluppo della persona accompagnandola nella definizione di obiettivi raggiungibili, sviluppo di consapevolezza, creazione di possibilità ed infine di scelta di un piano di azione che vada nella direzione dell’obiettivo” Differenza con la professione di counselor: “La relazione di coaching rispetto a quella di counseling non è una relazione di aiuto bensì una relazione di partnership paritaria tra un Coach e un Cliente. Il Coach, come professionista, non offre soluzioni a disagi esistenziali, non esplora il passato, bensì supporta il Cliente a riconoscere i suoi modelli di pensiero e ad attivare tutte le risorse interne per raggiungere l’obiettivo da lui/lei auto definito.”
A chi si rivolge?
Il cliente nel coaching può essere una persona o un team che vuole raggiungere un livello più elevato di performance, di apprendimento o di soddisfazione. Ragioni per le quali una persona o un team possono scegliere di lavorare con un coach:
- c’è qualcosa in gioco, una sfida, un obiettivo protratto o una grossa opportunità, ed è urgente, importante o appassionante, o tutte queste cose insieme
- c’è il desiderio di ottenere risultati più rapidamente
- c’è bisogno di invertire la direzione presa nel lavoro o nella vita personale
- c’è una mancanza di chiarezza nella persona a fronte delle scelte da fare
- non c’è equilibrio tra il lavoro e la vita privata e questo genera delle conseguenze indesiderate
- la persona non ha identificato le sue potenzialità principali né sa come utilizzarle al meglio
- c’è il bisogno e il desiderio di essere meglio organizzati e sapersi meglio gestire
I percorsi per diventare coach
Consigli e domande per aiutarti a individuare il corso di coaching più adatto alle tue esigenze.
- Qual è la storia della scuola? Negli ultimi anni i corsi di coaching si sono moltiplicati in modo esponenziale. Il primo consiglio verte dunque sulla storia della scuola, quando ha iniziato, quanti corsi ha erogato, con quanti partecipanti, per quanto tempo.
- La scuola offre il coaching che vuoi? Sarebbe opportuno che identifichi il modello di coaching che fa al caso tuo. Che tipo di coach vuoi essere? Esistono ormai diverse specialità e nicchie di business a cui rivolgere la propria attività. Il corso più idoneo alle tue esigenze dovrebbe offrire training adeguato intorno alla specialità che hai scelto.
- La scuola offre una percorsi riconosciuti da AICOR ? Oppure prepara secondo gli standard e l’etica di AICOR , in modo da poter accedere direttamente agli esami? La scuola aiuta ad accedere all’esame? La International Coach Federation è riconosciuta come Ente di standard eccellente, in tutto il mondo.
- Il titolare della scuola ed i trainer sono con credenziali AICOR ? Non è solo indispensabile che i corsi siano predisposti per offrire le competenze che desideriamo incrementare. E’ altresì importante che i trainer abbiano le basi per trasmettere i contenuti. Un trainer con credenziali AICOR , o comunque in possesso di solide qualifiche, costituirà ulteriore garanzia alla scelta migliore.
- Qual è il costo reale del corso prescelto? La retta pubblicata potrebbe non essere esauriente. Potrebbero essere necessari costi aggiuntivi di registrazione, costi relativi agli spostamenti (viaggi), ad eventuali pernottamenti (vitto e alloggio), costi di collegamento telefonico (spesso occorre agganciarsi ad un ponte internazionale), costi di spedizione materiali. Alcuni training richiedono che tu ti avvalga di un mentor coach per una serie di sessioni: anche questo è un costo aggiuntivo da considerare. In questo modo potrai conoscere con esattezza il costo reale del corso che stai scegliendo.
- Qual è il costo dell’esame? Iscriversi ad un corso di coaching è una cosa, completarlo ed ottenere la credenziale AICOR è un’altra faccenda. Frequentare una scuola di coaching non da necessariamente l’assicurazione di completare il corso. La fase ultima di ogni corso è infatti data dal superamento dell’esame finale. Bisogna anche ricordare che, dopo il corso è necessario accumulare il monte ore richiesto per il livello di credenziale scelto. Va ricordato che la redenzione AICOR è un attestato di professionalità e di attività qualificata nella professione di coach, quindi è necessario lavorare effettivamente e attivamente come coach per arrivare a conseguire la credenziale.
- La scuola ti supporta nel mettere a frutto ciò che hai appreso? La maggior parte dei corsi non prevede ulteriore coinvolgimento né accompagnamento nel posizionare la professione del coach. In ogni caso, questa è una buona domanda da porre.
Cos’è la credenziale?
La credenziale è una qualifica professionale, valida a livello internazionale. Il coach con credenziale svolge il lavoro dimostrando competenza, esperienza e impegno professionale. Scegliere di intraprendere il percorso per ottenere una credenziale significa contribuire a rafforzare la credibilità e la solidità della professione del Coaching a livello nazionale e internazionale. Il percorso per ottenerla prevede infatti una formazione rigorosa e un’esperienza documentata, nonché il rispetto del Codice Etico AICOR . Le “credenziali AICOR” non costituiscono “certificazioni” nel senso di cui al regolamento europeo n. 765/2008.